FALSITA' SUL TERZO CONCORSO NAZIONALE DI FUMETTO ALBANO 2000
 

Per fortuna la MARGHERITA è anche un fiore.

Che ci sta a fare l’opposizione se non si oppone? Troppo giusto. Così il Gruppo della “MARGHERITA” ha pensato bene di dare un forte segnale di sua presenza tappezzando il centro di Albano Laziale con un manifesto nel quale si elencano puntigliosamente le “perle” collezionate dal Sindaco Mattei e dalla sua Giunta in diciotto mesi di conduzione della cosa pubblica. Lo abbiamo letto sobbalzando di disgusto perché c’è un delirante capoverso che, senza nominarla, tira in ballo la nostra Associazione, l’ASSOCIAZIONE CULTURALE NUVOLOSO. Vi si legge:

Rassegna e pubblicazione di fumetti porno a cura dell’assessorato alla cultura

Totalmente FALSO. Innanzi tutto non si è trattato di una rassegna ma della Mostra in cui erano esposte le opere pervenute all’annuale Concorso Nazionale di Fumetto A CURA dell’Associazione Nuvoloso e NON dell’Assessorato alla Cultura il quale, bontà sua, sostiene la nostra iniziativa con il Patrocinio e un contributo che copre parzialmente le spese per il Catalogo. Ma non è stato tanto questo ad indignarci quanto l’inaudita affermazione che i fumetti esposti e il catalogo contenente i migliori elaborati pervenuti fossero PORNOGRAFICI. Poiché non è tollerabile un silenzio che ci renderebbe complici di una maldestra strumentalizzazione politica per attaccare in qualche modo l’Assessore alla cultura, precisiamo quanto segue:

Il tema assegnato in quella III Edizione del Concorso Nazionale di Fumetto 2001 era “BUTTALO BILL: un mito da rifare” che suggeriva una chiave di lettura diversa non del solo mito del West ma di qualsiasi altro mito. Come si evince, un chiaro invito a fare della pornografia!

A questo punto riteniamo opportuno rammentare ai pornoscopi che militano nella MARGHERITA (perché forse lo ignorano) l’atto giudiziario mediante il quale la legge fissa istituzionalmente il concetto di PUBBLICAZIONE PORNOGRAFICA come: (…) integralmente o prevalentemente dedicata in forma scritta ed iconografica alla descrizione e magnificazione di organi genitali femminili e maschili. Di masturbazioni, di accoppiamenti etero e omosessuali, di variazioni di coppie e di gruppo e di ogni forma di eccitazione fisica –anche con uso di mezzi artificiali- atta a provocare piacere e orgasmo. Bene, sfidiamo i pornoscopi di cui sopra a scovare almeno una, dicasi una vignetta fra le 395 vignette pubblicate (ci siamo presi la briga di contarle) che sia riconducibile al testo di legge sopra citato.Oltre tutto anche lì dove si è “dissacrato” un mito privilegiando il versante “sessuale” di quel mito, l’autore ha dovuto per forza esprimersi graficamente con un tratto umoristico o grottesco che svuota di ogni morbosità la situazione rappresentata, fra l’altro assolutamente immaginaria. Aveva evidenziato questo aspetto, “assolvendolo”, addirittura quarant’anni fa (aprile 1961) il Codice Morale dei Fumetti, ormai in larghissima misura disatteso dalla maggior parte delle pubblicazioni in commercio perché superato dai tempi.

Inoltre: quanto sia calunnioso e falso il capoverso contenuto nel manifesto ideato dalla “MARGHERITA” lo testimonia il fatto la Mostra è stata allestita dal 13 al 17 ottobre 2001 presso la galleria del teatro dell’Istituto Leonardo Murialdo dei Padri Giuseppini di Albano, dai quali non abbiamo avuto alcuna richiesta di censura per alcuna delle immagini presentate. Non solo, ma talune classi al completo (e il registro delle presenze sta lì a confermarlo) accompagnate da un loro insegnante hanno visitato la Mostra e acquistato o visionato il Catalogo, quello che si è voluto far passare come “pubblicazione di fumetti porno”.

Dall’Istituto Murialdo la Mostra (sempre accompagnata dal Catalogo) si è trasferita al Festival del fumetto e dell’animazione ROMICS – Fiera di Roma dal 22 al 25 novembre 2001, dove è stata assunta fra le Mostre Ufficiali della manifestazione e dunque sotto l’occhio di alcune migliaia di giovani visitatori. Dulcis in fundo, nel n.357 di tuttoTEX (La mano nella roccia –12 gennaio 2002) l’editore Sergio Bonelli nella rubrica “La posta” si è espresso in termini lusinghieri sulla nostra iniziativa, pubblicando perfino la copertina del Catalogo della Mostra, definito “elegante fascicolo”. Chi ne mastica di fumetto sa che simile segnalazione su di un suo fumetto da parte di uno dei più importanti editori italiani equivale a un vero e proprio riconoscimento del ruolo NAZIONALE che il nostro CONCORSO periodicamente svolge. Con buona pace dei signori della “Margherita” i quali, nel montare la disdicevole menzogna, si sono guardati bene dal supportarla con uno straccio di prova. NON ci scusiamo per i toni forse un po’ aspri della nostra replica al loro manifesto, ma troppa era ed è la nostra indignazione.