a cura di Alba Giulia

Lenore
Macabri ossicini

“Ho appena capito che sono una bambina cattiva. Ho ferito, ucciso, fatto del male a un sacco di persone e di animaletti.
Soprattutto a quel povero coniglietto. Acqua e ammoniaca non sono la stessa cosa.”

Lenore di Roman Dirge’s, tre volumi editi dalla Elliot Edizioni; “Piccole Ossa”, “Piccole Ossa Crescono”, “Ossa e Frattaglie”.

Lo sapete tutti cosa potrebbe succedere mostrando ad un bambino piccolo il vostro animaletto domestico. Lo sguardo che si illumina, le manine che si protendono verso di lui e voi lì che gli date delle ottime raccomandazioni su come va preso in mano per non essere morsi e non fargli male. Il bambino vi ascolta attento, pende dalle vostre labbra e voi siete orgoglioso di mostrargli cosa fare e cosa no. Poi, finito questo momento esplicativo, glielo porgete delicatamente sperando che non si spaventi lasciandolo cadere. Il seguito è questione di millisecondi e una caloroso stretta; eccovi dare l’ultimo addio ad Ughetto, il vostro compianto criceto.
Il brutto in questo evento non è tanto la morte che di per se è una condizione più che naturale per tutti noi, ma il dovervi trattenere dal far male fisico a quella creatura mostruosa e aberrante che vi osserva con gli occhioni limpidi, senza contare la possibilità di piccole ulteriori perle che potrebbero uscire dalla sua boccuccia come: “Rotto!”
Perché vi racconto tutto questo? Semplice, per prepararvi come meglio posso all’incontro con la piccola Lenore che ha dieci anni, è morta e particolarmente “distratta” come molti dei suoi coetane vivi.

 

 

 

 

 

 

Roman Dirge  ha creato Lenore nel 1992 e da allora non è più riuscito a sbarazzarsene. Dopo centinaia di migliaia di fumetti venduti e tonnellate di merchandising (dalla carta da lettere alle magliette, dai pupazzi alle spille), continua a disegnare (e a disegnarla), riuscendo nel frattempo a esibirsi come apprezzato prestigiatore e star del rock industriale con i Taxidermied. Il suo ricchissimo sito internet è www.spookyland.com