a cura di Alba Giulia

LMVDM
La mia vita disegnata male

“È l’alba. Ho passato la notte a parlare dei cazzi miei con uno sconosciuto.
Me ne vergogno. Devo smettere di fare così.
Devo apprendere il concetto di riservatezza o un giorno mi ritroverò a passare dei guai.”

Se conoscete il suo particolare disegno il titolo non vi può stupire. In effetti i crudi tratti e i testi disordinati, scritti e cancellati, questo ci suggeriscono, una brutta direttamente stampata su di un foglio bianco; ma Gipi è anche capace di una grandissima espressività data col tocco delicato dei colori ad acquarello. Uno sperimentatore delle molte tecniche artistiche in cui si può scrivere una storia a fumetti.

Qui il disegno “storto” però va oltre a una scelta espressiva e si fonde con la storia di una vita piena di momenti “storti” e di segni tracciati male.

Attraverso una coraggiosa e anche innocente messa a nudo (in tutti i sensi possibili del termine) di se stesso e della propria vita Gipi lancia un messaggio importante che potrà servire a ognuno di noi. Infatti a volte per salvarsi basta una parola, una sola…

“Non abbia paura, signore. Questi indigeni non sono cattivi…
Deve solo fornirgli un  buon motivo per lasciarla in vita! È facile!
[…] Un motivo per vivere, signore! Una gioia, una passione, un amore!
È facile se ci pensa bene!”

Per darvi un ulteriore piccolo anticipo in questo fumetto troverete: droghe pesanti, leggere, mentali, nudismo (che sembra essere un fenomeno a diffusione solo maschile, purtroppo per alcuni), la galera… anzi sulla galera no, dieci giorni di galera non bastano, non sono niente. “Non autorizzano un romanzo.” La malattia, i medici, le persone, la famiglia e quel unico motivo che resta per vivere, che ci fa schizzare via all’ultimo secondo dai binari del treno per riderci su dopo.

“Delle tragedie si dovrebbe ridere sempre.
E per questo ora mi sposto. Anche per questo. Per riderci poi.
Per ridere della malattia, delle malattie, dell’essere bobby brown, dello stesso perenne vigliacco allettante desiderio di morte.
Si può ridere di tutto.
Quasi di tutto.”

GIPI (Gianni Pacinotti) è nato a Pisa nel 1963. Dal 1992 realizza racconti illustrati e storie a fumetti, di cui è autore anche dei testi. Coconino Press ha pubblicato, oltre a diversi racconti apparsi sulla rivista "Black", l'antologia Esterno Notte, che ha ricevuto il Premio Micheluzzi al Napoli Comicon e il Gran Premio Romics 2004, e Appunti per una Storia di Guerra, che ha letteralmente conquistato il pubblico francese e americano e che gli valso il Premio Goscinny e il Gran Premio della Fiera del Fumetto di Angoulme nel 2006 e una nomination per il Festival di San Diego del 2008. Nel 2005 uscito in contemporanea sia in Italia (Coconino Press) sia in Francia (Gallimard) il romanzo a fumetti Questa è la Stanza, di recente pubblicato anche negli Stati Uniti e premiato per il miglior disegno al Festival Comicon di Napoli nel 2006. Il suo ultimo lavoro, S., ha vinto i premi del pubblico e della critica come miglior libro straniero al Festival di Barcellona 2008. Illustratore per la Repubblica, dal 2006 Gipi è collaboratore fisso della rivista Internazionale, dove pubblica una seguitissima striscia satirica settimanale.